PARQUET
Sono varie le distinzioni da operare per la pavimentazione con il parquet. Ecco i criteri seguiti:
- l’ essenza, ossia il tipo di legno adoperato (rovere, olivo ecc.);
- il tipo di posa (a correre, a tolda di nave, a spina di pesce ecc.);
- la qualità (che tiene conto della fibratura, della sua omogeneità e di caratteristiche quali stonalizzazione e nodi, oppure di difetti quali alburno e fori di insetti), definita dalle normative En;
- le dimensioni delle liste.
A proposito di dimensioni, questa la relativa classificazione:
- mosaico o lamellare, dello spessore di 8 millimetri, in liste da centimetri 2 x 10, accostate a formare quadrotte da circa centimetri 10 x 10 pre-incollate su rete o carta, ma si tratta di una tipologia oramai in disuso;
- industriale, ovvero piccole liste con spessori dai 10 ai 22 centimetri, composti a quadrotte che vengono tenute assieme da un nastro adesivo prima della posa. Un tempo era composto dagli scarti di altre lavorazioni e veniva adoperato in ambito industriale e pubblico, ma oggi è tornato di moda grazie alla sua estetica originale e una produzione più raffinata e costosa;
- lamparquet avente uno spessore di 10 millimetri, larghezza dai 45-50 ai 75 millimetri e lunghezza da 220 a 300 millimetri;
- listoncini;
- listoni, aventi spessore 20-22 millimetri, con larghezze da 90 a 150 millimetri e oltre, lunghezze da 600 a oltre 2 metri, lavorati a maschio e femmina generalmente sui 4 lati.